La storia del piatto Gricia inizia nel Lazio, una regione del centro Italia. Si dice che il nome del piatto derivi dal nome di un paese della provincia di Rieti chiamato “Gricciano”. Tuttavia, non ci sono prove concrete a riguardo.
Si tratta di una pasta condita con guanciale, pecorino romano, pepe nero e olio d’oliva. La sua origine è molto antica, risalente addirittura all’epoca dei pastori e delle transumanze. Si dice che i pastori portassero con sé ingredienti come guanciale e pecorino per la conservazione e li utilizzassero per condire la pasta.
Inizialmente, era un piatto povero, ma con il passare degli anni e l’evoluzione della cucina italiana, è diventato un piatto molto apprezzato nella gastronomia romana e nel resto d’Italia. Oggi, è possibile trovarlo nei menù dei ristoranti e nelle case delle famiglie italiane.
Una delle curiosità sulla Gricia è che non contiene pomodoro, a differenza di altri piatti come la famosa Amatriciana. La Gricia è l’antenato dell’Amatriciana e si può considerare una variante più semplice e meno “arricchita” del piatto.
In ogni caso, questo rimane un piatto tipico della tradizione culinaria italiana, un piatto che racchiude in sé la semplicità dei sapori e la storia di un popolo.
Ricetta gricia
Ingredienti per 4 persone:
– 400 g di pasta (preferibilmente spaghetti o rigatoni)
– 150 g di guanciale (o pancetta se non si trova guanciale)
– 100 g di pecorino romano grattugiato
– Pepe nero macinato q.b.
– Olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione:
1. Mettere a bollire l’acqua per la pasta e salare a piacere.
2. Tagliare il guanciale a cubetti o strisce sottili.
3. In una padella antiaderente, far scaldare un filo di olio extravergine di oliva e aggiungere il guanciale.
4. Far rosolare il guanciale a fuoco medio-basso, finché non diventa croccante e dorato.
5. Quando la pasta è cotta al dente, scolarla e unirla al guanciale nella padella.
6. Aggiungere una manciata abbondante di pecorino romano grattugiato e il pepe nero macinato a piacere.
7. Mescolare bene tutti gli ingredienti sulla fiamma per qualche minuto, finché il pecorino si scioglie e la pasta si amalgama con gli altri ingredienti.
8. Impiattare la pasta e servirla calda, guarnendo con ulteriore pecorino e pepe nero macinato a piacere.
Consigli e idee
Ci sono diverse varianti della ricetta a seconda della zona d’Italia in cui ci si trova. Ad esempio, nella città di Amatrice, questa pasta viene preparata con la pancetta al posto del guanciale e con l’aggiunta di pomodoro pelato, dando vita alla celebre Amatriciana.
In alcune zone del Lazio, si aggiungono cipolla e peperoncino per dare un tocco in più di sapore. In altre varianti, si utilizza il formaggio di pecora stagionato al posto del pecorino romano.
Inoltre, alcuni chef innovativi hanno sperimentato l’uso di altri ingredienti, come la pasta fresca, la scorza di limone grattugiata o la salsa di pomodoro fresco.
Insomma, la Gricia è un piatto versatile che si presta a molte varianti e adattamenti a seconda dei gusti personali e delle tradizioni locali.
Gli abbinamenti
La Gricia è un piatto dal sapore forte e deciso, caratterizzato dalla presenza del guanciale e del pecorino romano. Per questo motivo, si abbina perfettamente a vini rossi strutturati e corposi, come il Chianti Classico, il Montepulciano d’Abruzzo o il Nero d’Avola.
Inoltre, la Gricia si sposa bene con le birre artigianali, in particolare quelle scure e robuste come le Stout o le Porter, che riescono a bilanciare la sapidità del piatto.
Per quanto riguarda gli abbinamenti con altri cibi, si presta ad essere servita come secondo piatto accompagnata da verdure cotte o crude, come i broccoli, la cicoria o la rucola. In alternativa, si può preparare una insalata mista per accompagnare la pasta.
Per un pasto completo e sfizioso, si può iniziare con un antipasto a base di salumi e formaggi tipici del Lazio, come il prosciutto di Guarcino o la ricotta romana. Come dolce, si possono scegliere dolci tradizionali come la crostata alla ricotta o il tiramisù.
Inoltre, la Gricia si presta ad essere abbinata ad altre ricette della cucina romana, come la coda alla vaccinara o la saltimbocca alla romana, per un viaggio gustativo alla scoperta delle specialità della capitale italiana.